Francesca Volpi
Classe 1985, nata a Brescia, è una fotografa documentarista indipendente che attraverso storie personali documenta le conseguenze umanitarie dei conflitti, esplorando il modo in cui contesti di guerra, disparità socio-economiche e cambiamenti climatici influenzano la vita delle persone.
Inizia il suo percorso come giornalista e dopo una prima esperienza di reportage fotografico nella regione del Sud Kivu in Repubblica Democratica del Congo, si avvicina al mondo del fotogiornalismo nel 2013 in occasione della deposizione del presidente Morsi in Egitto.
Nel 2014 inizia a documentare il movimento Euromaidan a Kiev, l’annessione della Crimea, la nascita dei movimenti separatisti e poi la guerra nell’est dell’Ucraina, dove lavora per due anni.
Predilige lavori a lungo termine che le permettono di soffermarsi ed approfondire i luoghi e le tematiche dei suoi lavori. Nel 2016 infatti si sposta in Messico e Centro America, dove comincia un’approfondita documentazione dell’Honduras, cercando una narrativa fotografica diversa, occupandosi di storie ‘micro’ che aiutano ad avere una prospettiva sulle macro-tematiche tra cui la violenza del mondo delle Maras, i conflitti ambientali, i diritti civili della comunità LGBTI e problemi legati al sistema sanitario.
È membro dell’organizzazione Women Photograph, che si occupa di cambiare la composizione di genere della comunità del fotogiornalismo, mirando ad una maggiore inclusione delle donne per garantire che i principali narratori del settore siano tanto diversificati quanto le comunità che sperano di rappresentare.
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